L’uso per un lungo periodo dei bifosfonati associato a fratture femorali a bassa energia


I bifosfonati sono farmaci anti-riassorbitivi efficaci e ben tollerati, impiegati nel trattamento dell’osteoporosi.
In Svizzera sono stati segnalati casi di pazienti con una storia di trattamento con bifosfonati ammessi presso gli Ospedali Universitari di Ginevra con una frattura sottotrocanterica a bassa energia.

L’analisi retrospettiva ha riguardato 8 pazienti. Tutti i pazienti sono stati segnalati al Swiss National Pharmacovigilance Centre.

Tutti i pazienti presentavano un tipico profilo radiologico, consistente di un ispessimento corticale a livello della corteccia sottotrocanterica femorale laterale con una linea di frattura orizzontale.

Quattro pazienti sono andati incontro a frattura da stress o a frattura completa del femore controlaterale.

Due pazienti hanno presentato un ritardo nella guarigione della propria frattura.

Cinque pazienti erano in trattamento con Alendronato ( Fosamax ) per un periodo compreso tra 16 mesi a 8 anni; due pazienti avevano assunto Ibandronato ( Bonviva ) per 4 mesi ed 1 anno, rispettivamente, dopo essere stati trattati in precedenza con Alendronato, e un paziente era sin trattamento con Pamidronato ( Aredia ) fino ad 1 anno prima del presentarsi della frattura.

Sette pazienti stavano anche assumendo un trattamento per lungo periodo a base di inibitori della pompa protonica, che potrebbero aver contribuito all’aumentato rischio di frattura.
Quattro pazienti stavano ancora assumendo gli inibitori della pompa protonica, ed erano in trattamento da lungo periodo con corticosteroidi.

L’ipotesi di un’interazione farmacodinamica negativa tra i bifosfonati, gli inibitori della pompa protonica e i corticosteroidi, con possibile riduzione della resistenza ossea dopo uso prolungato, necessita un’ulteriore valutazione. ( Xagena_2009 )

Ing-Lorenzini K et al, Drug Saf 2009; 32: 775-785



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