Mezzi di contrasto contenenti Gadolinio: come minimizzare il rischio di fibrosi sistemica nefrogenica


L’EMEA ( European Medicines Agency ) ha adottato delle raccomandazioni allo scopo di minimizzare il rischio di fibrosi sistemica nefrogenica correlata all’uso dei mezzi di contrasto contenenti Gadolinio nei pazienti a rischio di sviluppare la malattia.

I mezzi di contrasto contenenti Gadolinio sono utilizzati nei pazienti sottoposti ad esami di imaging in risonanza magnetica ( MRI ) o angiografia eseguita tramite risonanza magnetica ( MRA).

Il Comitato scientifico dell’EMEA ( CHMP ) ha effettuato una valutazione di questi mezzi di contrasto a causa dell’associazione tra l’utilizzo dei mezzi di contrasto contenenti Gadolinio e fibrosi sistemica nefrogenica, una condizione rara, grave e talvolta fatale caratterizzata dalla formazione di tessuto connettivo nella pelle, nelle giunture, nei muscoli e negli organi interni, nei pazienti con gravi problemi renali.

Dato che il rischio di sviluppare fibrosi sistemica nefrogenica dipende dal tipo di mezzo di contrasto contenente Gadolinio utilizzato, i principi attivi in essi contenuti sono stati classificati in tre categorie di rischio ( gruppi ad alto, medio e basso rischio ). Le raccomandazioni del CHMP variano per i singoli mezzi di contrasto in accordo con la loro classificazione.

Per i mezzi di contrasto contenenti gadolinio ad alto rischio ( Optimark, Omniscan, Magnevist, Magnegita e Gado-MRT Ratiopharm ) il Comitato ha raccomandato la controindicazione nei pazienti con gravi problemi renali, nei pazienti in lista per, o che sono stati recentemente sottoposti, a trapianto di fegato e nei neonati fino a quattro settimane di età.
Il CHMP ha riconosciuto che, all’interno del gruppo ad alto rischio, il rischio di sviluppare fibrosi sistemica nefrogenica, sembra maggiore con Omniscan e OptiMARK che con Magnevist, sulla base delle proprietà fisico-chimiche, degli studi nell’animale e del numero dei casi di fibrosi sistemica nefrogenica riportati a livello mondiale. Dato che comunque il rischio associato all’uso di Magnevist rimane sostanzialmente più alto rispetto al rischio di fibrosi sistemica nefrogenica associato all’uso dei mezzi di contrasto a medio e basso rischio, il CHMP ha raccomandato che Magnevist sia mantenuto nel gruppo ad alto rischio e soggetto alle stesse misure di minimizzazione del rischio.

Allo scopo di minimizzare il rischio associato all’uso di questi mezzi di contrasto nei pazienti per i quali non è nota la presenza di problemi renali, il CHMP ha raccomandato che i pazienti devono essere sempre esaminati in merito all’esistenza di alterazioni renali per mezzo di esami di laboratorio prima di ricevere la somministrazione di questi mezzi di contrasto.
Il CHMP ha raccomandato inoltre che le madri interrompano l’allattamento per almeno 24 ore dopo l’esame diagnostico.

Per i mezzi di contrasto a medio ( Vasovist, Primovist e MultiHance ) e basso rischio ( Dotarem, ProHance e Gadovist ), il CHMP ha raccomandato di aggiungere, nelle informazioni sulla prescrizione, avvertenze relative all’utilizzo nei pazienti con gravi problemi renali e nei pazienti sottoposti a trapianto di fegato. Il CHMP suggerisce che sia generalmente raccomandato di eseguire esami di laboratorio per evidenziare eventuali problemi renali prima di ricevere la somministrazione di questi mezzi di contrasto e che il medico e la madre, sottoposta ad esame diagnostico, devono decidere se continuare o sospendere l’allattamento per almeno 24 ore dopo l’esame;

Il CHMP ha raccomandato che le informazioni sulla prescrizione di tutti i mezzi di contrasto contenenti Gadolinio includano:

a)un’avvertenza riguardo alle persone anziane che possono essere a rischio particolare di sviluppare fibrosi sistemica nefrogenica, poiché possono eliminare più difficilmente il Gadolinio dall’organismo;

b)una dichiarazione che non vi sono evidenze a supporto dell’utilizzo dell’emodialisi nel prevenire o trattare la fibrosi sistemica nefrogenica nei pazienti che non siano già sottoposti a trattamenti di emodialisi;

c)la richiesta di registrare il tipo di mezzo di contrasto utilizzato e la dose.

Sulla base dei dati attualmente disponibili, e con l’utilizzo di queste misure di minimizzazione del rischio, il Comitato scientifico dell’EMEA ritiene che il bilancio dei benefici e dei rischi associati all’uso di questi mezzi di contrasto sia accettabile.
Infine, il CHMP raccomanda che siano eseguiti degli studi ulteriori sulla ritenzione a lungo termine del Gadolinio nei tessuti umani.

I mezzi di contrasto contenenti Gadolinio sono: Gadoversetamide ( OptiMARK ), Gadodiamide ( Omniscan ), Gadofosveset ( Vasovist ), Acido Gadoxetico ( Primovist ), Acido Gadobenico ( MultiHance ), Acido Gadopentetic ( Magnevist, Magnegita e Gado-MRT Ratiopharm ), Gadobutrolo ( Gadovist ), Acido Gadoterico ( Dotarem ), Gadoteridolo ( ProHance ). ( Xagena_2009 )

Fonte: EMEA, 2009



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