CellCept associato a casi isolati di leucoencefalopatia multifocale progressiva


Roche ha informato i medici riguardo ad alcune nuove informazioni relative alla sicurezza di CellCept ( Micofenolato mofetile ).

• Nei pazienti trattati con CellCept sono stati riportati casi isolati di leucoencefalopatia multifocale progressiva ( PML, progressive multifocal leukoencephalopathy ). Le segnalazioni sono state associate a fattori confondenti, in particolare la natura della patologia sottostante, la concomitante terapia immunosoppressiva e il periodo di latenza tra l'uso di CellCept e l'insorgenza della PML. Tuttavia, sulla base della relazione temporale osservata in alcuni casi, non può essere escluso un ruolo contributivo di CellCept.

• Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di CellCept è stato aggiornato in modo da includere queste nuove informazioni.

• I medici devono considerare la PML in diagnosi differenziale per pazienti che riportino sintomi neurologici a seguito di trattamento con CellCept e si deve considerare clinicamente indicato un appropriato consulto specialistico per la valutazione e la gestione del paziente. Nei pazienti che sviluppano PML si deve valutare di ridurre l’immunosopressione globale. Nei pazienti trapiantati, tuttavia, una ridotta immunosoppressione potrebbe porre a rischio il trapianto.

La leucoencefalopatia multifocale progressiva è una rara malattia demielinizzante progressiva del sistema nervoso centrale, che generalmente causa la morte o una grave invalidità.
La PML è causata dalla riattivazione del virus JC, un poliomavirus che è presente in forma latente nel 70-90% della popolazione adulta di tutto il mondo.
Il virus JC solitamente rimane latente e in genere causa la PML solo nei pazienti immunocompromessi.

I fattori che determinano l'attivazione dell'infezione latente non sono ancora completamente chiari, anche se è stato evidenziato che la presenza di anomalie delle cellule T è importante ai fini della riattivazione del virus JC e della PML.
I pazienti generalmente presentano anomalie focali del sistema nervoso centrale ed evidenza radiografica di una malattia della materia bianca senza effetto di massa.

La PML è stata segnalata in pazienti trapiantati, in relazione all'utilizzo di diversi farmaci immunosoppressori.
Il 75% di tutti i casi di PML riportati in pazienti trapiantati ha avuto una presentazione subacuta; emiparesi, apatia e stato confusionale sono state le forme di manifestazione più frequenti. La possibilità di una diagnosi di PML deve essere considerata in tutti i pazienti trapiantati che presentano sintomi a carico del sistema nervoso centrale.

La PML è stata riportata anche in altre categorie di pazienti immunocompromessi, inclusi pazienti HIV-positivi, pazienti oncologici e pazienti affetti da malattie autoimmuni, quali il lupus eritematoso sistemico.
L'incidenza della PML nei pazienti con patologie autoimmuni non è nota, ma vi sono molti casi segnalati in letteratura.
La PML è stata segnalata in pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico in terapia con Prednisone, Azatioprina, Ciclofosfamide ed altri immunosoppressori.

CellCept e la leucoencefalopatia multifocale progressiva

I dati relativi alle segnalazioni di PML nei pazienti trattati con CellCept sono stati analizzati dal CHMP ( Committee for Medicinal Products for Human Use ).

CellCept, presente in commercio da più di 10 anni, è un farmaco immunosoppressivo indicato in associazione con Ciclosporina e corticosteroidi per la profilassi del rigetto acuto in pazienti adulti che ricevono un allotrapianto renale, cardiaco o epatico, e in bambini e adolescenti ( 2-18 anni ) che ricevono un trapianto renale.

Casi isolati di leucoencefalopatia multifocale progressiva sono stati descritti nei pazienti sottoposti a trapianto di rene, cuore e polmone e nei pazienti con lupus eritematoso sistemico in trattamento con CellCept.
Nell'Unione Europea, CellCept non è autorizzato per il trattamento del lupus eritemaso sistemico.
I pazienti trapiantati erano di sesso maschile ( età compresa tra 33 e 62 anni ) e in terapia concomitante con immunosoppressori ( ad esempio Tacrolimus, Basiliximab, Prednisone e Ciclosporina).
I pazienti con lupus eritematoso sistemico interessati dalle segnalazioni erano di sesso femminile, di età compresa tra 40 e 53 anni e con malattia di lunga data.
I pazienti con lupus eritematoso sistemico stavano assumendo farmaci concomitanti, tra cui Ciclosporina, Ciclofosfamide e steroidi. Le diagnosi sono state confermate mediante rilevazione del virus JC nel liquido cerebrospinale e/o mediante biopsia cerebrale.
Gli esiti dei casi sono stati vari, andando dalla risoluzione, al miglioramento o al decesso.

La leucoencefalopatia multifocale progressiva deve essere considerata in diagnosi differenziale per pazienti che sviluppano sintomi neurologici in corso di terapia con CellCept, e un appropriato consulto specialistico deve essere considerato per la valutazione e la gestione della malattia.
Nei pazienti che sviluppano leucoencefalopatia multifocale progressiva si deve considerare di ridurre l’immunosopressione globale.
Nei pazienti trapiantati, tuttavia, una ridotta immunosoppressione potrebbe porre a rischio il trapianto.
Oltre a ridurre l'immunosoppressione globale, non vi sono interventi in grado di prevenire efficacemente la leucoencefalopatia multifocale progressiva, o di trattarla in modo adeguato qualora si presenti. ( Xagena_2008 )

Fonte: AIFA, 2008



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