Possibile riduzione dell’effetto antiaggregante quando gli inibitori di pompa protonica sono assunti contemporaneamente al Clopidogrel


L’EMEA ( European Medicines Agency ) è venuta a conoscenza di studi che hanno evidenziato che il Clopidogrel può essere meno efficace nei pazienti che assumono, contemporaneamente, inibitori di pompa protonica ( PPI ). Questo può determinare nei pazienti un aumento del rischio di eventi trombotici, incluso l’infarto miocardico acuto ( IMA ).

Il Clopidrogrel è un antiaggregante utilizzato per prevenire un ulteriore attacco cardiaco nei pazienti che hanno recentemente subito un infarto del miocardio.
E’ inoltre utilizzato nei pazienti che hanno avuto altri problemi correlati alla coagulazione del sangue, come nell’ictus ischemico o nella sindrome coronarica acuta.

Nell’organismo, il Clopidogrel è convertito da una forma inattiva ad una metabolica attiva.

Nell’Unione Europea, il Clopidogrel è autorizzato con i seguenti nomi commerciali: Plavix, Iscover, Clopidogrel BMS e Clopidogrel Winthrop.

Gli inibitori della pompa protonica sono farmaci che trovano indicazione nella prevenzione e nel trattamento dei bruciori di stomaco e dell’ulcera gastrica.
Questi includono: Omeprazolo, Esomeprazolo, Lansoprazolo Pantoprazolo e Rabeprazolo.

I bruciori o l’ulcera gastrica possono essere effetti indesiderati del Clopidogrel; pertanto i pazienti che assumono Clopidogrel spesso assumono anche i PPI per prevenire o alleviare questi sintomi.

Un’ulteriore preoccupazione è stata evidenziata da diversi recenti studi pubblicati che hanno esaminato gli esiti clinici dei pazienti che hanno utilizzato il Clopidogrel. Una valutazione collettiva di questi studi, ha suggerito la possibilità di un’interazione significativa tra Clopidogrel e la classe degli inibitori della pompa protonica, questa interazione determina una minore efficacia del Clopidogrel quando assunto in concomitanza con i PPI.

Una possibile spiegazione di questa interazione potrebbe essere che alcuni inibitori della pompa protonica nel corpo impediscono la conversione del Clopidogrel nella sua forma biologicamente attiva, riducendo l’efficacia dell’antiaggregante e aumentando il rischio di infarto miocardico o di altre condizioni che coinvolgono la coagulazione del sangue ( es. ictus ).
Dal momento che, tra i diversi farmaci PPI vi è una differente capacità di interferire con il metabolismo del Clopidogrel ed i risultati degli studi non hanno evidenziato completamente tale evidenza sull’attivazione del Clopidogrel, può esserci più di una spiegazione per l’effetto di questa classe di farmaci sul Clopidogrel.

A seguito della rivalutazione di tutti i dati disponibili, il Comitato scientifico dell’EMEA, CHMP, ed il Pharmacovigilance Working Party ( PhVWP ) ha raccomandato che in tutte le schede tecniche di tutti i medicinali contenenti Clopidogrel dovranno essere incluse le informazioni che riguardano l’interazione con gli inibitori della pompa protonica, specificando che l’uso concomitante con i PPI dovrebbe essere evitato a meno che non assolutamente necessario.
Inoltre, il CHMP ritiene che siano necessarie ulteriori informazioni correlate all’inibizione del metabolismo del Clopidogrel da parti di altri farmaci e sull’implicazione della variazione genetica che risulta in una piccola popolazione di individui ( denominato CYP2C19 metabolizzatore scarso ) incapaci di convertire completamente il Clopidogrel nella sua forma attiva, e di interazioni con altri medicnali. ( Xagena_2009 )

Fonte: EMEA, 2009



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XagenaFarmaci_2009