La co-somministrazione di Metiltioninio con i farmaci serotoninergici può causare tossicità a livello del sistema nervoso centrale
Il Metiltioninio cloruro, anche noto come Blu di Metilene è stato approvato per il trattamento della metaemoglobinemia.
Il farmaco può essere somministrato per via endovenosa o per bocca.
Inoltre il Metiltioninio viene utilizzato come agente visualizzante nelle procedure chirurgiche, ma questa non è un’indicazione approvata.
Sono stati segnalati 27 casi di tossicità a livello del sistema nervoso centrale quando il Metiltioninio per via endovenosa è stato impiegato come agente visualizzante per la chirurgia della tiroide o della paratiroide.
Di questi 24 sono stati riportati in letteratura e 3 all’MHRA ( Medicines and Heathcare products Regulatory Agents ).
In tutti i casi, ad eccezione di uno, i pazienti stavano anche assumendo farmaci serotoninergici, come gli antidepressivi SSRI, il Bupropione, il Buspirone, la Clomipramina, la Mirtazepina e la Venlafaxina.
Per la chirurgia paratiroidea, il Metiltioninio è stato impegato ai dosaggi di 5-10 mg/kg che sono molto più alti dei dosaggi utilizzati nel trattamento della metaemoglobinemia.
Tuttavia, anche dosaggi di 3 mg/kg ( ed in 1 caso di 1.75 mg/kg in una donna di 115 kg ) sono stati associati a sintomi avversi a livello del sistema nervoso centrale.
Nei casi riportati la tossicità si è manifestata generalmente entro poche ore, principalmente durante il recupero dall’anestesia.
Nella maggior parte dei casi i sintomi erano la confusione ed il disorientamento, ma sono stati segnalati anche: agitazione, afasia espressiva, alterato tono muscolare agli arti, ipossia, sintomi oculari e livelli depressi di coscienza.
Pertanto, secondo l’MHRA, la necessità dell’impiego per via endovenosa del Metiltioninio dovrebbe essere evitato nei pazienti che sono stati trattati in tempi recenti con farmaci dotati di attività serotoninergica.
Qualora l’uso di Metiltioninio non possa essere evitato, deve essere impiegato il dosaggio più basso possibile ed il paziente tenuto sotto osservazione per eventuali effetti sul sistema nervoso centrale fino a 4 ore dopo la somministrazione. ( Xagena_2008 )
Fonte: MHRA, 2008
Link: MedicinaNews.it
XagenaFarmaci_2008