Doripenem associato a un basso rischio di crisi convulsive
L’induzione di crisi convulsive da parte dei carbapenemi è stato tema di dibattito sin dall’introduzione dell’associazione Imipenem e Cilastatina ( Tenacid ), più di 20 anni fa.
Doripenem ( Doribax ) è un nuovo carbapeneme, approvato negli Stati Uniti per il trattamento degli adulti con infezioni complicate del tratto urinario o infezioni complicate intra-addominali, e in Europa anche nella polmonite nosocomiale, tra cui la polmonite associata a ventilazione meccanica.
Studi animali hanno indicato che Doripenem ha una bassa affinità di legame per i recettori GABA e non induce crisi convulsive a dosaggi maggiori rispetto alle dose inducente le convulsioni di Imipenem o Meropenem.
Negli studi clinici riguardanti le infezioni complicate del tratto urinario e quelle intra-addominali, nessuna crisi convulsiva è stata riportata in 1.332 pazienti trattati con Doripenem ( infusione da 500 mg ogni 8 ore ).
In due studi, i pazienti con polmonite nosocomiale sono stati trattati con Doripenem 500 mg ( infusione di 1 ora o di 4 ore, ogni 8 ore ), e l’incidenza di crisi convulsive è risultata più bassa ( 1.2% ) rispetto a quella dell’Imipenem ( 3.8% ) o dell’associazione Piperacillina e Tazobactam ( Tazocin ) ( 2.7% ).
Per i pazienti con condizioni che predispongono alle convulsioni, le crisi convulsive si sono presentate durante il trattamento nell’1.5% dei pazienti nel gruppo Dioripenem, 1.5% nel gruppo Piperacillina e Tazobactam, e nel 5.2% nel gruppo Imipenem.
La revisione dei dati degli studi clinici e della sorveglianza postmarketing sono a sostegno del basso potenziale inducente le crisi convulsive del Doripenem. ( Xagena_2009 )
Zhanel GG et al, Drug Saf 2009; 32: 709-716
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