Gravi reazioni avverse nei pazienti ospedalizzati trattati con farmaci cardiovascolari ed anticoagulanti


Lo studio compiuto dal Department of Internal Medicine dell'Assaf Harofeh Medical Center a Zerifin in Israele, ha valutato l'incidenza di gravi reazioni avverse causate da farmaci cardiovascolari e/o anticoagulanti tra il novembre 1999 ed il gennaio 2000.
Dei 496 pazienti arruolati nello studio, il 4% (n=20) ha presentato gravi eventi avversi.
I pazienti che hanno manifestato reazioni avverse erano più anziani ( 72+/-12,6 anni versus 65+/-13 anni; p=0.048 ); la loro permanenza media in ospedale è stata più lunga ( 7,3+/-5,5 giorni versus 5,2+/- 3,7 giorni; p=0.018 ) ed i loro livelli di urea erano più alti ( 10,8+/-9,3 mmol/l versus 7,8+/-5,3 mmol/l, p=0.027 ).
Le più frequenti patologie di base dei 20 pazienti con gravi reazioni avverse erano: ipertensione ( 90%; n=18 ) e fibrillazione atriale ( 45%; n=9 ).
Nel 50% dei pazienti con gravi reazioni avverse esisteva una storia di allergia ai farmaci.
Le gravi reazioni avverse consistevano in: sanguinamento ( 20%; n=4 ), aritmie ( 30%; n=6 ), ipotensione ortostatica ( 30%; n=6 ), necrosi cutanea , reazione paranoie , epatite acuta ed insufficienza renale acuta ( 20%; n=4 ).
Il Warfarin è stato il farmaco responsabile del 25% delle gravi reazioni avverse. Gli altri farmaci che hanno causato effetti indesiderati sono stati: betabloccanti (15%), Propafenone (5%), Amiodarone (5%) calcioantagonisti, nitrati e diuretici .
L'associazione di più farmaci è stata alla base del 50% delle gravi reazioni avverse. ( Xagena_2002 )

Zaidenstein R et al, Pharmacoepidemiol Drug Saf 2002; 11:235-238




XagenaFarmaci_2002